I paesi di montagna sono i custodi di piccoli gioielli di storia, architettura, cultura…
La Valfurva si apre a oriente della conca di Bormio e si addentra per circa 25 chilometri nel gruppo alpino dell’Ortles-Cevedale un grandioso anfiteatro di vette, tutte oltre i 3.500 m s.l.m., che dal Tresero al Cevedale racchiude il più esteso ghiacciaio delle Alpi italiane, il ghiacciaio dei Forni.
Da Bormio si percorre la strada provinciale n.29 del Passo Gavia, aperta tutto l’anno fino a Santa Caterina. Il valico che connette la Valfurva alla Val Camonica (Prov. di Brescia) e Ponte di legno è percorribile nei mesi estivi da maggio a ottobre.
Lungo la vallata si incontrano diversi centri abitati che nel corso dei secoli hanno abbandonato il loro antico toponomo per assumere il nome del santo patrono protettore della Chiesa; conservano tutti interessanti centri storici , monumenti e luoghi legati alla cultura locale.
Santa Caterina (antico Magliavaca) – E’ la località turistica d’eccellenza che pur mantenendo in vita attività economiche legate all’agricoltura montana e all’allevamento , affiancò dalla seconda metà del XIX secolo le prime attività legate al settore turistico: l’alpinismo e le cure con le salutari acque ferruginose.
Il primitivo toponimo “Magliavaca” starebbe a ricordare la pericolosità dei terreni paludosi della piana e rimase in uso per molti secoli. Tra il XVII e il XVIII sec. si trova citazione del nuovo nome S. Caterina dovuto probabilmente alla “miracolosa scoperta” delle fonti di acqua ferruginosa ad opera del parroco Baldassarre Bellotti.
Nell’ottocento il Grand Hotel S. Caterina offrì una comoda base ai primi alpinisti, inglesi e tedeschi, che scalarono le affascinanti montagne che coronano la Valfurva, oltre che essere una comoda e raffinata dimora per le élite di tuta Europa che sceglievano le cure con le celeberrime acque curative ferruginose.
Il turismo, allora agli albori, diverrà poi il settore economico trainante per l’intera vallata tanto da rendere la frazione una vera destinazione di eccellenza sia in inverno che in estate.